Anno di nascita: 1992
Società di appartenenza: Natatorium Treviso
Specialità: 50, 100, 200 pinne
Ciò che mi farebbe piacere far sapere ai ragazzi di oggi è che, in primis, fare sport è molto importante, anzichè che star davanti alla TV o ad un videogioco; in secundis, che praticare uno sport come il Nuoto Pinnato ti può dare un sacco di emozioni oltre che un sacco di divertimento ed un sacco di amici (e lo dice uno che gli amici li trova ovunque). In questo sport, l'ho provato sulla mia pelle che anche il tuo nemico è un amico. Già, proprio così...
Io vengo dal nuoto "puro" (come viene chiamato dai "pinnipedi") e in quel contesto lo sport è vissuto malamente, secondo me. Sembra che tutti debbano primeggiare sugli altri a tutti i costi! Anche il tuo compagno di squadra delle volte ti taglierebbe le gambe pur di prendere il tuo posto!
Nel Nuoto Pinnato non è così. Nel mondo del Pinnato si vive la vera anima dello sport, del fair play e dell' amicizia.
La mia storia è un po strana a dire la verità perché io, teoricamente, non sarei mai dovuto diventare un agonista. Infatti, ho iniziato a fare agonismo a 12 anni per scommessa! Ho cominciato a nuotare sin da piccolo, da quando avevo 6 anni, nei semplici corsi di nuoto (non federali) senza poter praticare agonismo perché nella mia piscina comunale c'era una lista d' attesa lunga 3 anni. Successivamente, per seguire gli amici, ho praticato basket fino agli 11 anni, dove mi hanno trovato un problema alle ginocchia (morbo di Osgood Schlatter) che mi ha provocato dolori e problemi nella deambulazione. Di conseguenza, il medico mi disse che l' unico sport che avrei potuto praticare per recuperare il movimento sarebbe stato il nuoto (senza far rana o delfino).
Così, ho ripreso a nuotare con i miei fratelli nei soliti corsi, ma nel frattempo mia sorella, essendo brava e dell' età giusta (6 anni), è stata presa nella squadra agonistica. La cosa non mi andava giù e, proprio per scommessa, l' allora allenatore degli esordienti A mi prese in squadra e mi fece mettere le pinne per star dietro agli altri; mi disse: "se riuscirai a star dietro a loro, ti terrò nella squadra, altrimenti tornerai a fare scuola nuoto". Essendo oltretutto cicciottello, per me è stato molto difficile ambientarmi, ma ho sempre cercato di dimostrare il mio valore e per non deludere i miei genitori ho sempre cercato di dare il massimo e di primeggiare, anche se era difficilissimo. Infatti, l' allora allenatore di Nuoto Pinnato (che tra l' altro, è il mio attuale allenatore) vide in me delle potenzialità e mi chiese di provare... fu amore a prima vista! La velocità espressa dalle pinne faceva per me!
Però, volevo sbancare nel nuoto e quindi mi concentrai su questo sport. Pian piano sono riuscito a migliorare fino ad arrivare in Nazionale di nuoto nel 2008 ed ottenere degli ottimi risultati.
Allo stesso tempo, però, talvolta partecipavo a qualche garetta di Pinnato.
E così, sono stato selezionato nella Nazionale giovanile nel 2009 e sono riuscito a portare a casa le mie seconde medaglie internazionali.
Nel nuoto, ormai, non mi trovavo più a mio agio, ma dato che avevo dei buoni propositi per il futuro, hanno cercato di pomparmi per farmi andare ancora più forte e prendere il nuoto non più come uno sport, ma come un lavoro. Non mi divertivo più e così, a malincuore, ho mollato.
Da lì ho ricominciato a pensare seriamente al Pinnato e così, da far qualche allenamento con le pinne prima degli Italiani, ho iniziato ad allenarmi tutti i giorni duramente. Ed è da quì che cominciano tutti i miei veri risultati nel Pinnato: medaglie italiane, europee e mondiali (per ora solo una, ma ci stiamo lavorando!).
Vorrei, inoltre, far sapere ai ragazzi che, anche se pensano di non essere i più forti o di non essere capaci, non devono mollare al primo ostacolo. Io stesso venivo perennemente preso in giro, ero il pagliaccio di turno, un pò come ora...
Non bisogna mollare mai!!!
Mi hanno insegnato che la gara non la vince chi è più forte e veloce, ma quello che molla per ultimo. Quindi, non abbandonate i vostri sogni, ma perseguiteli... Non si sa mai!
Società di appartenenza: Natatorium Treviso
Specialità: 50, 100, 200 pinne
Ciò che mi farebbe piacere far sapere ai ragazzi di oggi è che, in primis, fare sport è molto importante, anzichè che star davanti alla TV o ad un videogioco; in secundis, che praticare uno sport come il Nuoto Pinnato ti può dare un sacco di emozioni oltre che un sacco di divertimento ed un sacco di amici (e lo dice uno che gli amici li trova ovunque). In questo sport, l'ho provato sulla mia pelle che anche il tuo nemico è un amico. Già, proprio così...
Io vengo dal nuoto "puro" (come viene chiamato dai "pinnipedi") e in quel contesto lo sport è vissuto malamente, secondo me. Sembra che tutti debbano primeggiare sugli altri a tutti i costi! Anche il tuo compagno di squadra delle volte ti taglierebbe le gambe pur di prendere il tuo posto!
Nel Nuoto Pinnato non è così. Nel mondo del Pinnato si vive la vera anima dello sport, del fair play e dell' amicizia.
La mia storia è un po strana a dire la verità perché io, teoricamente, non sarei mai dovuto diventare un agonista. Infatti, ho iniziato a fare agonismo a 12 anni per scommessa! Ho cominciato a nuotare sin da piccolo, da quando avevo 6 anni, nei semplici corsi di nuoto (non federali) senza poter praticare agonismo perché nella mia piscina comunale c'era una lista d' attesa lunga 3 anni. Successivamente, per seguire gli amici, ho praticato basket fino agli 11 anni, dove mi hanno trovato un problema alle ginocchia (morbo di Osgood Schlatter) che mi ha provocato dolori e problemi nella deambulazione. Di conseguenza, il medico mi disse che l' unico sport che avrei potuto praticare per recuperare il movimento sarebbe stato il nuoto (senza far rana o delfino).
Così, ho ripreso a nuotare con i miei fratelli nei soliti corsi, ma nel frattempo mia sorella, essendo brava e dell' età giusta (6 anni), è stata presa nella squadra agonistica. La cosa non mi andava giù e, proprio per scommessa, l' allora allenatore degli esordienti A mi prese in squadra e mi fece mettere le pinne per star dietro agli altri; mi disse: "se riuscirai a star dietro a loro, ti terrò nella squadra, altrimenti tornerai a fare scuola nuoto". Essendo oltretutto cicciottello, per me è stato molto difficile ambientarmi, ma ho sempre cercato di dimostrare il mio valore e per non deludere i miei genitori ho sempre cercato di dare il massimo e di primeggiare, anche se era difficilissimo. Infatti, l' allora allenatore di Nuoto Pinnato (che tra l' altro, è il mio attuale allenatore) vide in me delle potenzialità e mi chiese di provare... fu amore a prima vista! La velocità espressa dalle pinne faceva per me!
Però, volevo sbancare nel nuoto e quindi mi concentrai su questo sport. Pian piano sono riuscito a migliorare fino ad arrivare in Nazionale di nuoto nel 2008 ed ottenere degli ottimi risultati.
Allo stesso tempo, però, talvolta partecipavo a qualche garetta di Pinnato.
E così, sono stato selezionato nella Nazionale giovanile nel 2009 e sono riuscito a portare a casa le mie seconde medaglie internazionali.
Nel nuoto, ormai, non mi trovavo più a mio agio, ma dato che avevo dei buoni propositi per il futuro, hanno cercato di pomparmi per farmi andare ancora più forte e prendere il nuoto non più come uno sport, ma come un lavoro. Non mi divertivo più e così, a malincuore, ho mollato.
Da lì ho ricominciato a pensare seriamente al Pinnato e così, da far qualche allenamento con le pinne prima degli Italiani, ho iniziato ad allenarmi tutti i giorni duramente. Ed è da quì che cominciano tutti i miei veri risultati nel Pinnato: medaglie italiane, europee e mondiali (per ora solo una, ma ci stiamo lavorando!).
Vorrei, inoltre, far sapere ai ragazzi che, anche se pensano di non essere i più forti o di non essere capaci, non devono mollare al primo ostacolo. Io stesso venivo perennemente preso in giro, ero il pagliaccio di turno, un pò come ora...
Non bisogna mollare mai!!!
Mi hanno insegnato che la gara non la vince chi è più forte e veloce, ma quello che molla per ultimo. Quindi, non abbandonate i vostri sogni, ma perseguiteli... Non si sa mai!