Anno di nascita: 1995
Società di appartenenza: Natatorium Treviso
Specialità: 50 AP, 50 e 100 NP, 50 e 100 P
Ciao a tutti! Sono Erica, ho 18 anni, vivo a Treviso e tutti a scuola mi chiamano "pesce"! (chissá perchè?!).
La mia avventura aquatica è iniziata quando ero molto piccola, avevo due o tre anni quando i miei genitori mi portarono per la prima volta ad un corso di nuoto. Per un periodo mi sono divisa tra la danza classica e le prime gare di nuoto, quelle, per capirci, dove i bimbi sembrano dei cartoni animati: con cuffia, costume e occhialini piú grandi di loro! Dopo un po' le allenatrici del nuoto sincronizzato mi reclutarono nella loro squadra, per me è stato un rapporto d'amore e odio con questo sport durato sette anni, ma destinato a terminare. Qui entró in gioco mio fratello gemello, anche lui nuotatore e amante dell'acqua, mi convinse a provare il nuoto agonistico. Ho dovuto sostenere un provino che peró non andó come previsto e gli allenatori decisero di inserirmi nella squadra di nuoto pinnato.
Mi ricordo ancora che i primi giorni sono stati il disastro piú totale, ma con calma imparai (anche ad usare il tubo!!) Il primo anno è stato un sorpresa, non pensavo di essere così forte e tantomeno di essere convocata per i mondiali giovanili a Palma di Maiorca. Per me era tutto nuovo e non mi rendevo nemmeno conto di quello che mi succedeva attorno! Nel 2011 ci sono stati gli europei juniores in Ungheria dove, a causa di un 100 np fatto per caso ad un trofeo, mi trovai a far parte della staffetta cosiddetta "veloce" nella quale ci classificammo al terzo gradino del podio.
L'anno successivo è stato per me il piú ricco di emozioni e ricordi indelebili, era la mia terza convocazione in nazionale e per me sembrava ancora come se fosse la prima. Ma questa volta a differenza della prima portai a casa tre medaglie, una d'argento con la staffetta e due di bronzo nei 100 pinne e nei 50 np del tutto inaspettate, come inaspettata fu la convocazione in nazionale assoluta dove avrei dovuto nuotare al fianco di atleti del calibro di Stefano Figini, Andrea Nava e Cesare Fumarola: la sentivo come una grande responsabilitá ma che superai discretamente: stabilendo il record italiano assoluto nei 100 np, un bagaglio di esperienza enorme e un nuovo colore di capelli!!
Quest'ultimo anno per me è stato un po' difficile perchè ho dovuto affrontare un'operazione alle tonsille che mi ha tenuta lontana dalla vasca per un mese e mezzo ma la voglia di nuotare non mi ha fermata e mi ha portata fino alla partecipazione agli ultimi cmas games in russia a Kazan. Quest'anno mi divido con la quinta liceo linguistico e la piscina, è dura, non ho mai un attimo libero, ma non mi pesa questa situazione, anzi sono consapevole che senza il nuoto pinnato non avrei avuto tante occasioni importanti per crescere come atleta, ma soprattutto come persona.
Dalla mia breve carriera agonistica potrei ricavare mille consigli da dare ma l'unico che mi sento in grado di condividere è di non lasciarsi abbattere da una gara andata male o da qualche allenatore un po' pignolo, se si sta facendo quello che si ama e che fa ritornare il sorriso dopo una giornata buia, si è sicuramente sulla giusta strada!
Per finire vorrei ringraziare la mia famiglia, il mio allenatore e la mia società per avermi sempre sostenuta nelle mie fatiche e nelle mie decisioni, sono stati tutti molto d'aiuto e sempre con una parola buona o un semplice sguardo di supporto.
Società di appartenenza: Natatorium Treviso
Specialità: 50 AP, 50 e 100 NP, 50 e 100 P
Ciao a tutti! Sono Erica, ho 18 anni, vivo a Treviso e tutti a scuola mi chiamano "pesce"! (chissá perchè?!).
La mia avventura aquatica è iniziata quando ero molto piccola, avevo due o tre anni quando i miei genitori mi portarono per la prima volta ad un corso di nuoto. Per un periodo mi sono divisa tra la danza classica e le prime gare di nuoto, quelle, per capirci, dove i bimbi sembrano dei cartoni animati: con cuffia, costume e occhialini piú grandi di loro! Dopo un po' le allenatrici del nuoto sincronizzato mi reclutarono nella loro squadra, per me è stato un rapporto d'amore e odio con questo sport durato sette anni, ma destinato a terminare. Qui entró in gioco mio fratello gemello, anche lui nuotatore e amante dell'acqua, mi convinse a provare il nuoto agonistico. Ho dovuto sostenere un provino che peró non andó come previsto e gli allenatori decisero di inserirmi nella squadra di nuoto pinnato.
Mi ricordo ancora che i primi giorni sono stati il disastro piú totale, ma con calma imparai (anche ad usare il tubo!!) Il primo anno è stato un sorpresa, non pensavo di essere così forte e tantomeno di essere convocata per i mondiali giovanili a Palma di Maiorca. Per me era tutto nuovo e non mi rendevo nemmeno conto di quello che mi succedeva attorno! Nel 2011 ci sono stati gli europei juniores in Ungheria dove, a causa di un 100 np fatto per caso ad un trofeo, mi trovai a far parte della staffetta cosiddetta "veloce" nella quale ci classificammo al terzo gradino del podio.
L'anno successivo è stato per me il piú ricco di emozioni e ricordi indelebili, era la mia terza convocazione in nazionale e per me sembrava ancora come se fosse la prima. Ma questa volta a differenza della prima portai a casa tre medaglie, una d'argento con la staffetta e due di bronzo nei 100 pinne e nei 50 np del tutto inaspettate, come inaspettata fu la convocazione in nazionale assoluta dove avrei dovuto nuotare al fianco di atleti del calibro di Stefano Figini, Andrea Nava e Cesare Fumarola: la sentivo come una grande responsabilitá ma che superai discretamente: stabilendo il record italiano assoluto nei 100 np, un bagaglio di esperienza enorme e un nuovo colore di capelli!!
Quest'ultimo anno per me è stato un po' difficile perchè ho dovuto affrontare un'operazione alle tonsille che mi ha tenuta lontana dalla vasca per un mese e mezzo ma la voglia di nuotare non mi ha fermata e mi ha portata fino alla partecipazione agli ultimi cmas games in russia a Kazan. Quest'anno mi divido con la quinta liceo linguistico e la piscina, è dura, non ho mai un attimo libero, ma non mi pesa questa situazione, anzi sono consapevole che senza il nuoto pinnato non avrei avuto tante occasioni importanti per crescere come atleta, ma soprattutto come persona.
Dalla mia breve carriera agonistica potrei ricavare mille consigli da dare ma l'unico che mi sento in grado di condividere è di non lasciarsi abbattere da una gara andata male o da qualche allenatore un po' pignolo, se si sta facendo quello che si ama e che fa ritornare il sorriso dopo una giornata buia, si è sicuramente sulla giusta strada!
Per finire vorrei ringraziare la mia famiglia, il mio allenatore e la mia società per avermi sempre sostenuta nelle mie fatiche e nelle mie decisioni, sono stati tutti molto d'aiuto e sempre con una parola buona o un semplice sguardo di supporto.