Anno di nascita: 1997
Società di appartenenza: Euro Team Torino
Specialità: 50 AP, 50, 100, 200, 400 NP
Io da sempre ho classificato il nuoto pinnato come la cosa più importante della mia adolescenza, che mi ha appassionato e mi ha regalato molte emozioni. E’ uno sport equo, dove più dai e più ricevi. I risultati non sono falsati da scelte e decisioni umane, ma imparziali e stabiliti solamente dal cronometro.
I frutti raccolti sono bilanciati con la fatica e l’impegno. Posso dire che per me è diventato uno stile di vita, non un semplice sport.
Mi alleno a Torino, la società per cui gareggio è l’Euro Team Torino, ha sede in Carignano ed è stata fondata dalla famiglia Mangherini.
Ho iniziato con il nuoto puro in prima elementare ma decisi di smettere finita la quinta perché arrivò un nuovo allenatore da noi giudicato poco competente. Quindi cambiai e mi iscrissi al nuoto pinnato in prima media.
Questo ambiente già al primo impatto mi sembrò più piacevole, costituito da amici e non circondato da egoismo e rivalità come c’era nel mondo del puro. Iniziai quindi a nuotare con le pinne, fino a quando l’allenatore di quel periodo, Denis Ciampa, decise di farmi provare la monopinna.
Ci fu amore a prima vista, i risultati cronometrici erano promettenti e io mi divertivo molto, adoravo la sensazione di velocità massima e quella che mi trasmetteva l’acqua che scorreva veloce sulla pelle.
Le mie specialità sono cambiate con la crescita del mio fisico:
I primi 6 anni, quindi fino alla terza superiore, facevo principalmente i 200 e 400 metri.
Dalla quarta superiore in avanti riuscii bene anche nelle gare di velocità: 50NP, 50 apnea, 100NP.
Oggi la mia specialità è la velocità, sia in apnea che in superficie, ma ottengo buoni risultati anche nei 200m e 400m.
Mi alleno dal lunedì al sabato, 13 volte a settimana, di cui 8 di nuoto pinnato, 3 di palestra e 2 di apnea seguito da Monica Barbero ( Commissario Tecnico per la Nazionale di Apnea).
La squadra con cui mi alleno è speciale, siamo un gruppo molto unito e affiatato, costituito da atleti che partono dai 12/13 anni fino ai 23.
Nella vita mi sono rimaste impresse diverse gare, ad esempio gli 8 record italiani realizzati lo scorso anno,la medaglia d’argento ai mondiali di apnea a Giugno 2016, l’inaspettato secondo posto nella staffetta 4x50 mix agli Europei In Polonia, ma senza dubbio quella più bella ed emozionante l’ho fatta quest’anno a Cagliari all’Europeo di Apnea, dove ho visto fermare il tempo al di sotto del limite mondiale, mettendo alle mie spalle il fortissimo atleta tedesco che è un pilastro del nuoto pinnato.
Ho deciso di dedicare un anno della mia vita al nuoto, per cercare di fare un salto di qualità, nel frattempo sto prendendo alcuni brevetti che mi potranno servire in futuro: la Patente Nautica e il brevetto di Apnea ( per poi diventare istruttore). Per il prossimo anno accademico intendo iscrivermi all’Università alla facoltà di Scienze Motorie.
Il mio sogno, fin da quando ero ragazzino è rimasto lo stesso: Riuscire ad entrare nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro per potermi dedicare completamente a questo sport. Non ci sarebbe nulla che mi ripagherebbe di più e che mi consentirebbe di dedicare tutte le mie energie alla ricerca dei risultati più ambiziosi.
Fuori dall’acqua, finiti gli studi, vorrei trovare un lavoro vicino al mare “ la mia passione”, aprendo un’ attività insieme a mio fratello Davide.
Ai più piccoli dico: credete in quello che fate; bisogna sempre rincorrere i sogni che caratterizzano la vostra vita perché se sono davvero importanti, la voglia di raggiungerli sarà superiore a qualsiasi ostacolo che troverete sul vostro cammino.
Per riuscire bene in questo sport ci vuole determinazione e costanza. Anche se i primi anni vi sembrerà di sprecare il tempo perché non potete andare a giocare con gli amici, crescendo vi accorgerete di aver fatto la cosa giusta, perché questo è uno sport che ti forma, ti prepara alla vita sia dentro che al di fuori della piscina.
Vorrei ringraziare in particolar modo il mio allenatore principale, un uomo molto preparato tecnicamente sia nel nuoto pinnato che nella vita. Mi ha sempre aiutato da quando ci siamo conosciuti. Ha un’enorme fiducia nelle mie potenzialità, addirittura superiore a quella che penso di avere io stesso. Si arrabbia e sta male quando non riesco a realizzare i risultati che spera e gioisce insieme a me quando vinco. Gli si legge negli occhi che crede davvero in quello che fa.
Se devo dire grazie a qualcuno per dove sono arrivato, è proprio a lui: Andrea Mangherini.
Stiamo percorrendo un cammino insieme da diversi anni e lo porteremo a termine; è un progetto che solo noi conosciamo.
Il mio grazie di cuore va anche al mio secondo allenatore Alberto Milan e all’ allenatrice di apnea Monica Barbero.
Monica la conosco da appena due anni, ma sono stati sufficienti per capire che è una persona speciale.
Ringrazio molto anche i miei genitori che da sempre mi hanno supportato e motivato a continuare ad impegnarmi nello sport.
Società di appartenenza: Euro Team Torino
Specialità: 50 AP, 50, 100, 200, 400 NP
Io da sempre ho classificato il nuoto pinnato come la cosa più importante della mia adolescenza, che mi ha appassionato e mi ha regalato molte emozioni. E’ uno sport equo, dove più dai e più ricevi. I risultati non sono falsati da scelte e decisioni umane, ma imparziali e stabiliti solamente dal cronometro.
I frutti raccolti sono bilanciati con la fatica e l’impegno. Posso dire che per me è diventato uno stile di vita, non un semplice sport.
Mi alleno a Torino, la società per cui gareggio è l’Euro Team Torino, ha sede in Carignano ed è stata fondata dalla famiglia Mangherini.
Ho iniziato con il nuoto puro in prima elementare ma decisi di smettere finita la quinta perché arrivò un nuovo allenatore da noi giudicato poco competente. Quindi cambiai e mi iscrissi al nuoto pinnato in prima media.
Questo ambiente già al primo impatto mi sembrò più piacevole, costituito da amici e non circondato da egoismo e rivalità come c’era nel mondo del puro. Iniziai quindi a nuotare con le pinne, fino a quando l’allenatore di quel periodo, Denis Ciampa, decise di farmi provare la monopinna.
Ci fu amore a prima vista, i risultati cronometrici erano promettenti e io mi divertivo molto, adoravo la sensazione di velocità massima e quella che mi trasmetteva l’acqua che scorreva veloce sulla pelle.
Le mie specialità sono cambiate con la crescita del mio fisico:
I primi 6 anni, quindi fino alla terza superiore, facevo principalmente i 200 e 400 metri.
Dalla quarta superiore in avanti riuscii bene anche nelle gare di velocità: 50NP, 50 apnea, 100NP.
Oggi la mia specialità è la velocità, sia in apnea che in superficie, ma ottengo buoni risultati anche nei 200m e 400m.
Mi alleno dal lunedì al sabato, 13 volte a settimana, di cui 8 di nuoto pinnato, 3 di palestra e 2 di apnea seguito da Monica Barbero ( Commissario Tecnico per la Nazionale di Apnea).
La squadra con cui mi alleno è speciale, siamo un gruppo molto unito e affiatato, costituito da atleti che partono dai 12/13 anni fino ai 23.
Nella vita mi sono rimaste impresse diverse gare, ad esempio gli 8 record italiani realizzati lo scorso anno,la medaglia d’argento ai mondiali di apnea a Giugno 2016, l’inaspettato secondo posto nella staffetta 4x50 mix agli Europei In Polonia, ma senza dubbio quella più bella ed emozionante l’ho fatta quest’anno a Cagliari all’Europeo di Apnea, dove ho visto fermare il tempo al di sotto del limite mondiale, mettendo alle mie spalle il fortissimo atleta tedesco che è un pilastro del nuoto pinnato.
Ho deciso di dedicare un anno della mia vita al nuoto, per cercare di fare un salto di qualità, nel frattempo sto prendendo alcuni brevetti che mi potranno servire in futuro: la Patente Nautica e il brevetto di Apnea ( per poi diventare istruttore). Per il prossimo anno accademico intendo iscrivermi all’Università alla facoltà di Scienze Motorie.
Il mio sogno, fin da quando ero ragazzino è rimasto lo stesso: Riuscire ad entrare nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro per potermi dedicare completamente a questo sport. Non ci sarebbe nulla che mi ripagherebbe di più e che mi consentirebbe di dedicare tutte le mie energie alla ricerca dei risultati più ambiziosi.
Fuori dall’acqua, finiti gli studi, vorrei trovare un lavoro vicino al mare “ la mia passione”, aprendo un’ attività insieme a mio fratello Davide.
Ai più piccoli dico: credete in quello che fate; bisogna sempre rincorrere i sogni che caratterizzano la vostra vita perché se sono davvero importanti, la voglia di raggiungerli sarà superiore a qualsiasi ostacolo che troverete sul vostro cammino.
Per riuscire bene in questo sport ci vuole determinazione e costanza. Anche se i primi anni vi sembrerà di sprecare il tempo perché non potete andare a giocare con gli amici, crescendo vi accorgerete di aver fatto la cosa giusta, perché questo è uno sport che ti forma, ti prepara alla vita sia dentro che al di fuori della piscina.
Vorrei ringraziare in particolar modo il mio allenatore principale, un uomo molto preparato tecnicamente sia nel nuoto pinnato che nella vita. Mi ha sempre aiutato da quando ci siamo conosciuti. Ha un’enorme fiducia nelle mie potenzialità, addirittura superiore a quella che penso di avere io stesso. Si arrabbia e sta male quando non riesco a realizzare i risultati che spera e gioisce insieme a me quando vinco. Gli si legge negli occhi che crede davvero in quello che fa.
Se devo dire grazie a qualcuno per dove sono arrivato, è proprio a lui: Andrea Mangherini.
Stiamo percorrendo un cammino insieme da diversi anni e lo porteremo a termine; è un progetto che solo noi conosciamo.
Il mio grazie di cuore va anche al mio secondo allenatore Alberto Milan e all’ allenatrice di apnea Monica Barbero.
Monica la conosco da appena due anni, ma sono stati sufficienti per capire che è una persona speciale.
Ringrazio molto anche i miei genitori che da sempre mi hanno supportato e motivato a continuare ad impegnarmi nello sport.