Giocare a golf in piazza Vittorio
e nuotare in piazza Castello
Tutto è possibile con il supporto
di 480 associazioni emanuela minucci Si sente pure di meno la crisi, se fai sport. Correre e giocare dentro la città, tutti insieme, in questa giornata che sembra estate, ti fa sentire meglio. Fai il pieno di endorfine, insomma, e, a differenza della benzina se dio vuole il buon umore è gratis». Non scherza Luca Solaris, 36 anni, padre di Leo, 5, folletto vestito da Mazinga che pattina come una scheggia sotto i pilastroni rossi del capannone dell’ex strippaggio, a due passi da Parco Dora. Leo fa finta di cadere poi scoppia in una risata: «Papi torniamo qui tutti i giorni, vero? Prometti».
Prove generali da capitale sportiva.
Sono in tanti ad aver accompagnato ieri i figli in uno dei tanti cuori pulsanti di quella Torino che fa le prove generali da Capitale dello Sport 2015. C’è chi si è cimentato nel cricket chi nello skate, chi nel nuoto, chi nei roller, chi nella pizzica, chi negli scacchi, chi nella corsa, chi nella pallavolo, chi nel basket, chi nel tango. Insomma, non c’era sport o movimento festoso del corpo (e pure dei muscoli del cervello) che non fosse rappresentato. «E oggi è solo l’antipasto» commentava soddisfatto a Parco Dora l’assessore Stefano Gallo anticipando che il piatto forte sarebbe arrivato oggi.
L’Harlem Shake in piazza Per essere stato un vassoio di assaggini, quello di ieri, comunque, è stato piuttosto ricco. Con una giornata che ha portato in piazza, nei palasport e nelle piscine, le famiglie vicino agli atleti della Guardia di Finanza (che si sono guadagnati gli applausi del pubblico nel pomeriggio, allo stadio Nebiolo) e i vigili del fuoco che si sono esibiti a metà fra soccorso e sport al Palanuoto di via Filadelfia strappando cori e applausi dal pubblico. C’è gloria, sudore, fatica e adrenalina per tutti, per chi fatica e chi guarda e anche per tutte e 450 le associazioni che hanno organizzato (sono Uisp, l’Us Acli e l’Aics) queste lunghe 48 ore dedicate alla fatica che ricarica. Ma il momento più scenografico è stato ieri sera alle 9 in punto nel salotto buono di piazza Castellol quando centinaia di torinesi ognuno nei panni del suo sport preferito (dal rocciatore al sub fino al lottatore di sumo) hanno ballato tutti insieme - grazie al web -tam-tam - un oceanico harlem shake. Una grande festa mascherata «dove lo sport diventa una scusa per muoversi tutti insieme e «fare casino» senza bisogno di un carnevale».
Oggi tutti in centro Il calendario di oggi è lungo quattro pagine. E se ieri la festa dello sport ha lambito più la periferia del centro da stamattina sarà il contrario: dai Giardini Reali a piazza Vittorio da piazza San Carlo al Valentino, la città aulica si infilerà le snealers e darà spettacolo nella sua versione fitmess, con i paracadusti che atterrano all’ombra del Caval’d Brons, le piscine gonfiabili con vista via Roma e un «urban green» da diciotto buche che sboccia in piazza Vittorio. Che la festa dei muscoli continui.